Abbiamo il privilegio di ospitare, dal prossimo 25 novembre fino a fine gennaio 2025, le opere di Mario Raciti e Mariangela De Maria.
Inauguriamo una mostra, curata dal critico, intellettuale e saggista Paolo Repetto, che espone alcune delle più recenti produzioni del maestro del simbolismo astratto italiano, Mario Raciti, e chine e tele di Mariangela De Maria del periodo '90 - 2022.
Il Sogno di Ariel
Come quella di Gastone Novelli o quella di Cy Twombly, l’opera pittorica di Mario Raciti (Milano, 1934) non è direttamente ascrivibile alla vasta stagione dell’arte informale europea, un’etichetta storiografica a volte troppo generica, che rischia di omologare profonde e differenti individualità. Stesso discorso per le opere presenti in questa mostra di Mariangela De Maria, sua moglie, rappresentata con alcune chine molto raffinate. Allontanandosi dai dati figurativi, Raciti, a partire dal 1958, con i suoi primi Gesti d’Ignoto: segni, tracce, luci, grovigli, ha individuato il suo stile, dove il timbro di un suono solidificato diviene fitto arabesco cromatico e ricerca di una identità anche sofferta e travagliata. Grande appassionato di musica classica, Raciti ha sempre pensato ad una pittura come un’inedita forma di suoni immobili, statici, magicamente congelati. Come nell’isola de La Tempesta di Shakespeare, come Calibano, egli sente che il mondo è pieno “di questi sussurri, di dolci suoni, rumori, armonie, che non fanno alcun male, anzi dilettano”. A volte sono migliaia di strumenti che vibrano come colori nell’aria. Altre volte sono voci soavi o inquietanti, che si trasfigurano in minimi filamenti neri o grigi o azzurri; o in dense e trasparenti presenze bianche che si muovono come liberi campi timbrici; “e allora, in sogno, sembra che le nuvole si spalanchino e scoprano tesori” pronti a pioverci addosso, e tutti noi ci svegliamo con il desiderio di sognare ancora.
Nelle tecniche miste su tela di Raciti le forme danzano nell’aria. Una giostra, un’antenna, una porta, si mescolano con le indecifrabili condensazioni della luce. Spiritelli muovono nell’aria, o danzano sulle acque, o formano cerchi magici. Come Ariel viaggiano tra il mare e il cielo, la terra e le nuvole, la sabbia e le stelle. Sono soprattutto Presenze-assenze, titolo di molti suoi quadri degli anni ‘70; sono minime tracce, sottili segni, lievi e raffinati campi cromatici, che dialogano e si intersecano, ampi veli appena delineati, dove il visibile e l’invisibile, il pieno e il vuoto, il corpo e lo spirito si mescolano in musiche solidificate. Marmo come seta; legno come vaporoso orizzonte; filamenti, gioiose e dolorose cicatrici del futuro e del ricordo. Stesure di piani azzurri, verdi, bianchi, rosa, dove le forme concrete del mondo evaporano in favole e inesplicabili racconti mitologici. Nell’immensa metamorfosi dell’universo tutto è possibile: insieme questo è quello, bene e male, luce e tenebra, giorno e notte, materia e spirito. Tutto è doppio. Tutto è mobile e riccamente paradossale. Tutto è Mistero. Ma un mistero vissuto nella sua pittura spesso anche come lotta, profonda ricerca, angoscia e travaglio.
Il perché delle cose scandagliato tra lievi tralicci che si trasformano in alberi di una terra ignota, rami metafisici, fiori e foglie di un mondo mai visto. I fiori del Profondo, il mito di Kore (Persefone) rapita da Ade, il signore del regno dei morti, colei che come il chicco di grano deve marcire sotto terra per rifiorire alla piena luce del sole diventando grano. Una forma di resurrezione: il miracolo di una grandiosa metamorfosi. Poi Una o due figure, il trapasso delle identità e delle forme. Anche l’iniziale disperazione di Demetra, la madre di Kore. Corpi che si trasfigurano in pura luce. Figure come benevoli fantasmi o ambigui demoni. Angeli in sembianze di candide donne felicemente stilizzate. Montagne come nuvole. Campi di un vapore solidificato che dialogano e si intersecano. Fonte e Fonti del dono della vita, dove la vita appare negata. Intense e delicate vibrazioni cromatiche. Cascate di bianco che si combinano e s’intrecciano con ricche variazioni di azzurri, blu, verdi e rosa.
Musica senza suono sospesa. Magico luogo che ha incantato l’aria, facendola risuonare. Fino “a costruire una cattedrale vuota, su cui, un domani, si alzeranno nuovi altari”. Lieve, celeste, quasi trasparente pittura come testimonianza, presenza, transito, speranza. Ma una speranza vissuta da Raciti, nel suo lungo percorso storico, anche con estrema passione, lotta, travaglio. Da una parte nella ricerca di una propria autonoma identità, di fronte a tanti ismi e troppe mode. Dall’altra con profondo disagio, anche forte preoccupazione e angoscia, considerando la contemporaneità di un mondo e una società sempre più omologata e tristemente superficiale.
Paolo Repetto
La mostra è il primo di una serie di eventi, denominata "La sala dei maestri", proposti e realizzati in collaborazione con Libreria Bocca, destinati a esporre maestri italiani contemporanei nelle nostre sale milanesi.
Questa prima mostra concorre inoltre alla celebrazione dei 250 anni della libreria milanese, punto di riferimento per le pubblicazioni d'arte nel panorama nazionale e internazionale, iniziata con lo splendido evento di apertura del 21 ottobre scorso al Museo Bagatti Valsecchi e che prosegue per il 2024 e 2025 con un denso calendario di iniziative.
Cogliamo quindi l'occasione per ringraziare Giorgio Lodetti, titolare con la famiglia di Libreria Bocca, per averci presentato questa opportunità e per aver coinvolto personalità del mondo dell'arte contemporanea quali Mario Raciti e Paolo Repetto, contribuendo al percorso di crescita di ARTEinstudio.
Vi aspettiamo lunedì 25 novembre dalle 18,30 in via Chiaravalle 7, Milano.
La mostra potrà essere visitata da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 18.00. Per ragioni organizzative suggeriamo di contattarci via mail a info@danovi.eu o telefonicamente allo 02.35.92.961.
Per informazioni su Libreria Bocca e sulle iniziative per i 250 anni della libreria:
Canale YouTube: https://www.youtube.com/@LibreriaBocca1775
Instragram: https://www.instagram.com/libreriabocca1775/